La Carbossiterapia

La Carbossiterapia consiste nell'iniezione sottocutanea od intradermica di anidride carbonica attraverso microaghi. Il trattamento deve essere effettuato da personale medico qualificato ed è indicato sia per trattare con successo tutta una serie di inestetismi delle pelle, sia a scopo curativo ove si renda necessario innalzare il flusso vascolare del microcircolo.

Principali indicazioni della Carbossiterapia

• Cellulite ed adiposità localizzate
  Attraverso la riattivazione del microcircolo arterioso e venoso (vasodilatazione) e il potenziamento del drenaggio linfatico si riduce drasticamente la componente edematosa della cellulite, migliorando globalmente l'aspetto delle aree trattate. A flussi superiori inoltre esiste un effetto lipolitico diretto a livello della membrana cellulare degli adipociti.
• Smagliature ed aspetto a buccia d'arancia
  Attraverso la vasodilatazione aumenta la capacità vascolare globale del microcircolo e l'ossigenazione tissutale, con stimolazione fibroblastica. I fibroblasti attivati depongono nuove fibre collagene che, in ultima analisi, danno un effetto più tonico e compatto nel tessuto trattato.
• Applicazioni chirurgiche
  La carbossiterapia costituisce un ottimo ausilio sia nella preparazione che nella gestione postoperatoria degli interventi di chirurgia estetica: in liposuzione-liposcultura, come attività preoperatoria, dona alla pelle maggiore ossigenazione ed elasticità, consentendo una migliore retrazione postoperatoria del lembo adipo-cutaneo.
  Nel periodo postoperatorio (circa una o due settimane dopo l'intervento) in modalità a basso flusso aiuta a diminuire l'edema post chirurgico, specialmente se utilizzata assieme agli utilissimi massaggi drenanti (due-tre settimane dopo l'intervento in caso di liposuzione-liposcultura).
  Inoltre, trova una valida applicazione nel trattamento coadiuvante delle ulcere vascolari, in quanto riattivando il microcircolo permette una più rapida "chiusura" e guarigione delle stesse.
  L'applicazione chirurgica più nota è la diffusione dell'anidride carbonica in addome prima dell'esecuzione degli interventi laparoscopici.