Rivitalizzazione cutanea e tecniche antiaging


La rivitalizzazione


La rivitalizzazione cutanea ha l'obiettivo di ripristinare la tonicità tissutale attraverso l'iniezione di sostanze come acido ialuronico, aminoacidi e vitamine che normalmente sono presenti nel derma.

Con i processi di invecchiamento l'equilibrio fisiologico tra sintesi di nuova matrice extracellulare-collagene e demolizione del tessuto si sposta gradualmente verso quest'ultima. Spesso è necessario ripristinare questo equilibrio fornendo dall'esterno alle cellule "i mattoni" per un'adeguata neocollagenesi (formazione di nuovo collagene) e contemporaneamente dare supporto al connettivo dermico attraverso l'iniezione di acido ialuronico a basso peso molecolare.

La tecnica è quindi mista, si dà sostegno al derma e si fornisce alle cellule il corretto apporto di sostanze per un'adeguata ristrutturazione dei tessuti. Può essere associata a tutte le tecniche che inducono rinnovamento dermo-epidermico, come le radiofrequenze e il ringiovanimento laser secondo dei protocolli specifici, oppure eseguita singolarmente.

E' un trattamento indolore, lo spessore degli aghi è talmente esiguo che raramente si può avvertire del fastidio. 30 minuti sono spesso sufficienti ad effettuare un trattamento completo del volto. I risultati hanno una durata limitata nel tempo dovuta al riassorbimento progressivo dei prodotti. Ci si può sottoporre periodicamente a sedute di mantenimento che favoriscono il perdurare degli effetti.

È possibile attualmente sostituire l'utilizzo dell'ago con la micro-cannula, una unità di recente concezione, lunga, sottile e pieghevole. Si può così trattare da un unico punto di entrata una vasta area del viso senza dover ricorrere a tante micro punture ed ovviando al traumatismo dell'ago. La biorivitalizzazione ideale dovrebbe garantire un effetto di idratazione profonda, stabile e durevole e di stimolo alla rigenerazione dermica, insieme all'attenuazione evidente dei segni dell'invecchiamento.


Biorivitalizzazione non iniettiva con peeling PRX T33


Unitamente alla tecniche iniettive, sta riscuotendo un grande successo il PRX T33, un peeling all'acido tricloroacetico che, attraverso un vigoroso massaggio, viene assorbito dalla pelle. Non determina esfoliazione come i peeling classici e pertanto può essere effettuato anche nei mesi estivi. Agisce ricompattando la cute e donandole un nuovo aspetto attraverso uno stimolo alla rigenerazione dermica colla genica. In generale sono indicati 4 trattamenti a distanza di una settimana per ottimizzare il risultato.
Il PRX è inoltre associabile a tutte le altre metodiche di biorivitalizzazione e stimolazione dermica (radiofrequenza e biorivitalizzazione con acido ialuronico tramite microcannula), anche nella stessa seduta.

Foto prima-dopo gli interventi di chirurgia plastica estetica e ricostruttiva